Passatore 2009

Premio Miglior Esordiente

QUADRI LUIGI - ha 38 anni, ha iniziato a correre in pista a 11 anni e ha smesso negli anni '90 per dedicarsi alle gran fondo in bici.
In bici ha conosciuto il fascino delle ultra, partecipando alla Nove Colli di Cesenatico.

Negli ultimi 5-6 anni ha ripreso a correre, su strada. Si è sposato con Francesca Patuelli (nota nel mondo del podismo romagnolo) e ha preso parte a 7 maratone con un personale di 2ore39min, ottenuto a Firenze nel 2006.

Lo scorso anno per una sfida personale si è posto l'obiettivo di fare il Passatore. Quest'anno ha partecipato alla Stratrasimeno (4°), maratona di Roma, Russi, 50 km...

Del Passatore dice: "speravo di stare sotto le otto ore, ma sinceramente non di così tanto... negli ultimi 10-15 km mi aspettavo un calo, che però non c'è stato".

Con 7:44:06 si è aggiudicato un sesto posto di grande rilievo, se si considera che i primi 5 posti sono stati occupati da atleti esperti, veterani di ultramaratone, già convocati in nazionale...

foto premiazione

Quali sono le motivazioni in una ultramaratona come la 100 km?

I motivi per cui corriamo possono essere tanti (tra i primi perché ci piace), ma uno dei più profondi è che ci consente di conoscere i nostri limiti, non solo fisici e di come cercare di superarli. La differenza tra una maratona e una 100 km è tanta, ma più a livello psicologico che fisico. Conosco tante persone che corrono, che hanno fatto anche delle maratone e sarebbero in grado di fare una 100 km, ma sono terrorizzate solo dall’idea.

 

Hai dichiarato di aver deciso di provare la 100 km del Passatore per una piccola “sfida personale con te stesso”?

A volte si fanno delle scelte (sacrosante) e molti scelgono di rinunciare alle ultra semplicemente per dedicare più tempo a sé stessi e alla famiglia. Io stesso, ad esempio, solo quest’anno sono riuscito ad organizzarmi per prepararla al meglio, ma non potevo esserne certo. La sfida era dimostrare che lo ero veramente.

 

Alla luce del risultato ottenuto, pensi ancora che la tua partecipazione resti “una piccola sfida con te stesso” oppure che si possa ripetere nelle prossime edizioni, per dirla con un sorriso, Giorgio Calcaterra può ancora dormire sonni tranquilli?

Posso dire che gli obiettivi che mi ero posto nell’affrontare la 100 km del Passatore sono stati centrati, quindi per ora non sento il bisogno (o è meglio dire l’ispirazione?) di ripetere questa esperienza: credo che Calcaterra possa proprio dormire tranquillo.

 

A chi vuoi dedicare il tuo arrivo di quest’anno?

Dedico questo risultato innanzitutto a mia moglie, che mi ha seguito e sopportato non solo durante la gara; senza dimenticare i miei amici, Rosario, Athos e Marcello che mi hanno aiutato e incitato per tutta la gara.