Venezia, 25 ottobre 2009

Maratona di Venezia

 

copertina

Al debutto nella distanza dei 42 km, Alessandro Grandi porta a casa un gran tempo, concludendo in 2:56:41.

Presenti anche Alessandro Valente e Marzio Dellacasa che chiudono in 3:53:19 e 4:25:43, BRAVI!

ALESSANDRO GRANDI - Grandissimi Marzio ed Ale V., che ho visto arrivare con la faccia stravolta dalla felicità (oltre che dalla fatica, credo). Penso che proprio questo sarà il ricordo più bello che mi porterò della mia prima maratona: vedere gente arrivare dopo 4-5 ore con stampata in volto una gioia ed una felicità da non credere per il solo fatto di avercela fatta!!

Devo ammettere che questo mi ha un po' risollevato e mi è stato di lezione. Infatti all'arrivo ero un po' (poco però) amareggiato per non aver fatto esattamente quanto speravo.

Anche se il clima era perfetto, nonostante avessi trovato il gruppetto giusto e tutta quella gente fantastica lungo il percorso che ci ha incoraggiati continuamente, al 20 km ho avuto un primo, piccolo, strano segnale di affaticamento. "E' un po presto. Passerà" ho pensato. Invece all'ingresso al parco San Giuliano (30 km) si sono spente le lampadine. Così. Senza preavviso. Le gambe hanno smesso di girare e mi sono ritrovato ad andare 40-50"/km più lento senza poterci fare nulla.

Sul ponte della libertà (32-37 km) ho visto San Marco in groppa al leone che s'involava via lasciandomi lì. E dopo poco un diavoletto sbucare fuori dalla laguna sussurrandomi "Fermati. Riposati un pochino". "FAT DE IN TE CUL!!!" gli ho detto. E così, pur arrancando ed assomigliando ad un povero Gàbor Talmacsi sverniciato da tanti Valentino, ho stretto i denti e sono arrivato.

Dopo 10 minuti mi ha chiamato mia moglie e le ho detto: "Io non corro più!!". Un po' ci credevo. Poi, per non correre il rischio che tutto quello che dicevo venisse usato contro di me, ho aggiunto: "Forse domani cambio idea....".

L'ho cambiata.

Grazie degli incoraggiamenti ricevuti. Prima e dopo.

Un grazie speciale a Max; anche se io e te sappiamo che l'obiettivo preparato ci è sfuggito, spero ti sia di soddisfazione il sapere che mi hai aiutato (molto e bene) a vivere un'esperienza fantastica!!

Grazie ancora.

MARZIO DELLACASA - Ciao Centisti, bellissima Domenica, bella maratona (Mestre a parte) e sopratutto bello il pubblico dell'arrivo..merita alla grande!

Per me e forse per molti altri il caldo ha fatto danni, purtroppo o per maturità di corsa, ai primi dolori di testa da calore ho rallentato e ho continuato un lavaggio di testa costante con spugne e acqua, forse bisognava spingere di più per arrivare e concludere prima, ma forse non ero ancora pronto per una 42 così impegnativa.

Ps. grazie a Massimo che mi ha preparato in così poco tempo ad arrivare in salute ed abbastanza in agilità. Non sempre un personale è l'obiettivo di una corsa, si deve anche essere pronti atleticamente per godersi una corsa apprezzandone tutti i risvolti, dai paesaggi  alla gioia di correre stando bene, ed è per questo che sono molto soddisfatto.

Bravo Ale Grandi, un tempone, secondo me in condizioni di più fresco, può ancora migliorare tanto.

Mitico Ale e mio trainer di corsa fino al 30esimo, 3:53 come allenamento non è male..

Bravo io che sono arrivato, con calma, ma sono arrivato estremamente contento ed emozionato, risparmiandomi per poter correre gli ultimi km, bella la gente, sopratutto stranieri, che ti incitano chiamandoti per nome e ti danno grinta per fare 14 ponti e su ad ognuno dei quali c'è sempre qualcuno disposto ad incoraggiarti.

Meno bello il rientro, più che da maratoneta ho fatto da infermiere: sul vaporetto gli atleti svenivano come pere mature, ben 3 davanti a me, col rischio ogni volta di farsi male se non le sorreggevi in tempo o alla peggio di cadere in acqua senza scampo, pochi secondi ma tanto spavento ogni volta, sembrava una scena di guerra fra panico e curiosità, mentre cercavamo di fare largo per liberare aria ed impostare, grazie anche a un infermiere podista, le prime regole di pronto soccorso......DAVVERO INCREDIBILE!