Passatore 2009

Le testimonianze dei ragazzi della Cento

 

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LEONCAVALLO - "Ecco le toppe le Passatore" è quello che ha esclamato
Pirì domenica mattina, all'arrivo di Tomaso Rondinini. Mi ha fatto molto ridere, Pirì a fine maggio è carico a balestra!
Rimane da chiarire se si riferisse a noi e alla nostra prestazione in gara, oppure a qualcos'altro. Ebbene si, quest'anno hanno fatto la loro comparsa sul banco della consegna pettorali di Firenze, le tanto ricercate toppe del Passatore.
A parte la battuta, passiamo ad altro. La lunga notte del Passatore è passata, anche per me che l'ho vissuta per il primo anno, in piazza da spettatore. Insieme a Tatiana e al gruppo informatico abbiamo vegliato
senza sosta sull'arrivo , dal primo all'ultimo concorrente.
Una 24ore no-stop che è cominciata sabato mattina, insieme a Massimo e Teresa, con l'affissione dei cartelli chilometrici lungo il percorso e terminata domenica pomeriggio quando sono crollato sul letto.
Correre è un'altra cosa, ma ho vissuto un'esperienza speciale che ora non ho modo di raccontarvi, ci sarà modo in seguito.
Complimenti a tutti: a chi è arrivato, a chi c'ha provato, a chi ha avuto la coscienza di ritirarsi per non compromettere la propria salute e infine a chi non è partito. Un applauso a loro che, a volte non ci si pensa, ma hanno "sofferto" questa decisione più degli altri. Un abbraccio ed un applauso a tutti.

MENEGHETTI - E' un'esperienza unica, anche per chi come me nell'ultimo mese (sì, beh... anche prima dell'ultimo mese!) si era allenato solo psicologicamente! Sono arrivato sulla colla in 6e47, la prima parte è sempre difficile! La seconda parte l'ho interpretata in chiave più turistica... lascio la parola a chi mi seguiva... "Non prendo mai la bici e ci ho fatto 45 chilometri!! Comunque è stata una grande esperienza. L'ho aspettato per un bel po' a Crespino, ma poi ne è valsa la pena. Ce la siamo presa con calma, soprattutto quando la discesa finiva e si estendeva la pianura, godendoci il paesaggio e i punti ristoro. Da rivivere, ma solo dopo un anno!"
CAROLI - Prima di tutto voglio ringraziare Lorenzo, Marco, Massimo, Teresa e Gino che pur non  potendo fare la 100  hanno contribuito al funzionamento della macchina organizzativa, complimenti agli arrivati e chi ci ha provato.
Quando nella vita realizzi un sogno fatto da bambino (ho deciso di fare il
passatore un sabato sera di maggio del 1975 vedendo arrivare in piazza del
popolo un tedesco quasi nudo, Urbach) lo vorresti rivivere all'infinito, perchè  parte da lontano e dopo 13 partenze e 9 arrivi il fascino non cambia. Il fascino appunto della cento credo stia nel non riuscirla mai a conoscere del tutto, rimane sempre un imprevisto che ti sorprende nel bene o nel male e non la potrai mai pianificare a tavolino, sarà una battaglia già persa.
Tecnicamente la gara è andata benino, a Borgo S.Lorenzo avevo 11 minuti di vantaggio rispetto allo scorso anno, da Marradi a Fognano ho combattuto con la mia solita nausea e vomito, mi sono dovuto fermare molte volte e non avevo energia per correre, a Brisighella mi sono imposto di bere un pò di
acqua e di lì è andata meglio correndo per lunghi tratti sino a Faenza.
In alcuni ristori ho notato la presenza di alimenti per celiaci, la cosa mi
ha fatto un' immenso piacere, avendo mia figlia Laura intollerante al glutine  conosco i disagi, constatare un'attenzione di questo tipo è segno di civiltà.

POGGIOLINI - Grazie STEFANO per i complimenti.....causa il campionato italiano di mezza maratona che coincide sempre con la domenica della CENTO ero assente da 2 anni. Ma e sempre un piacere lavorare per voi, non ripaga certo il vostro sacrificio.

La cento è un sogno di tanti, e' un emozione da vivere a 360°... credetemi che è incredibile sentire l' aria che si respira lungo il percorso il giorno della gara... prima... durante... dopo!! Tutto l'Appennino Tosco-Romagnolo si mette in movimento per viverla a suo modo. C'era pure il moto mondiale al Mugello, ma sul percorso del Passatore si sentiva solo il vostro respiro arrivare da lontano. INDESCRIVIBILEEEEEEE!!!!

GENTILINI - tanto di cappello a tutti voi... è lunga in macchina tutta quella strada... di corsa... mamma mia!!!!

Il minimo che possa fare e comunque è una bellissima esperienza esserci in qualche modo! Tanti complimenti e felicitazioni a tutti arrivati e non...

DELLACASA - Atleti... amici...
che dire....è sempre bello assaporare un'impresa così grande, godersi 100 km fatti di emozioni, gente, chiacchiere e dolori, è bello arrivare in piazza a Faenza abbastanza presto da trovare amici al traguardo che ti abbracciano, grazie Marco e Lorenzo, è bello realizzare molti minuti dopo il traguardo che sei veramente arrivato, che è finita , finita almeno fino alla prossima edizione...

Grazie e bravi a tutti, quelli che hanno permesso tutto questo, Massimo Lorenzo Terry ecc..., grazie a tutti noi che l'abbiamo corsa, a chi ci ha provato e a chi ha avuto il coraggio di ritirarsi, so cosa si prova...

Grazie enorme a chi non l'ha potuta correre questa volta, il loro silenzioso dispiacere ci è servito da stimolo per arrivare in fondo anche per loro...
Un grazie come sempre a mia moglie senza la quale è difficile pensare di riuscire in questa lunga e meravigliosa passeggiata... e alla quale dedico la mia medaglia...
Un grazie particolare a Stefano & accompagnatori, sono stati il mio trainer & supporter per i primi 50 km, i più importanti, davvero grazie
bravi bravi bravi...

AMARETTI - il mio passatore? molto al di là delle aspettative! erano 2 mesi che non infilavo 20km in una volta sola e immaginavo che arrivare in fondo sarebbe stato + improbabile del solito: ho partecipato per il piacere di correre, arrivando fin dove si poteva. Beh, il piacere di correre c'è stato sul serio! per il clima davvero speciale, per le chiacchiere, per la solitudine di certi tratti, per la compagnia di altri, per il paesaggio e per il contorno di tanta gente! Novità: ho mangiato (un casino!) durante la gara e, almeno stavolta, non mi sono fermato per fame!!!!! A San Cassiano (mio nuovo PB, per quello che conta) di energia forse ce ne era ancora, ma le gambe e la schiena erano proprio 'grippate' e mai così doloranti! Ma va  bene: tutto sommato gli Dei sono stati clementi e mi incoraggiano a riprovarci con + preparazione l'anno prossimo. per arrivare almeno fino a Fognano!

(foto - Giada Buratti)

PIAZZA - la mia Cento in 10 righe non ci sta, anche se alla fine non sono
partito e me la sono gustata in bici. Andata e ritorno Faenza-Km15, dove ho
incontrato mio zio Oscar che la faceva di passo (quello che mi ha attaccato
la malattia della 100 e che mi ha insegnato come allenarmi per passare da
14ore a meno di 9). Così per la prima volta ho visto in faccia tutti ma
proprio tutti gli eroi della Cento e ho potuto incoraggiare amici e compagni
lungo la strada, anche se solo all'inizio della grande fatica. Poi in fretta
al saggio di Lucia (anche quello mai visto prima perchè sempre concomitante con la Cento) e la mattina presto in piazza per dare una mano: i servizi erano tutti già ben organizzati e così ho visto arrivare Marzio alle 4.58. Grande lui e tutti gli altri che sono arrivati o che ci hanno provato, e un pensiero a chi per cause di forza maggiore non ha potuto realizzare il
sogno.
Va beh, lo dico... in realtà alle 8 di sabato mattina avevo (quasi) deciso
di partire, nonostante mi fossi ripromesso di farlo solo se guarito. Ho
preparato lo zaino e, visto che era un po' tardi, sono andato a prendere il
treno a Brisighella ma quello delle 8.20 era appena passato. Un tipo però mi
ha detto che c'era un treno speciale di lì a pochi minuti e così sono salito. Mentre fingevo di leggere il giornale pensavo che forse stavo x fare una cazz..., cosa faccio scendo alla prossima stazione? Pensa e ripensa
arriviamo a Ronta dove il treno resta fermo un bel po', chiedo al controllore se il motivo della sosta fosse per aspettare la coincidenza in direzione opposta e, vista la risposta affermativa, scendo e salgo sul treno di ritorno (senza biglietto perchè avevo solo andata, ma non ditelo a Ghera). Corro a prendere Nicola da scuola (c'era anche Loris ed eravamo tutti e due un po' abbacchiati), poi inforco la bici e... E così avrò qualcos'altro da raccontare ai nipoti... ma che cos' ha questa bestia di 100 Km che ci fa soffrire così???

BULDRINI - Da domenica qualcosa è cambiato, mi sento strano, malinconico e incompleto. Saranno quei 12km che non sono riuscito a fare, anzi, che ho scelto di non fare, per paura di farmi male davvero.
Mi sono chiesto spesso perchè proprio quest'anno che mi sono allenato di più, le mie gambe hanno deciso di fermarmi. Anche io dicevo "arrivato a brisighella, anche strisciando, si arriva", ma non è vero...
Alla Cento non ci si ritira per la stanchezza, per il sonno o perchè si passa davanti a casa. Poco dopo Marradi ho iniziato a zoppicare, sempre di più,
poi ho pensato "ok, quest'anno non si arriva, ma almeno non voglio ritirarmi in mezzo ai monti" e con molta pazienza, mia e di chi mi accompagnava, ho raggiunto casa, consapevole che allo stesso modo sarei potuto arrivare, ma forse non mi basta più "arrivare", ho già voglia di CORRERE.

GHERARDELLI - Ogni anno, ogni partenza, ogni chilometro, sono emozioni uniche, dove le singole persone diventano fratelli come un'unica famiglia con l'obiettivo: l'ambita piazza faentina...

Emozioni incredibili che mi fanno dire ogni anno: "Io c'ero!"

(8 partenze, 2 volte a Faenza, 1 volta Marradi, 1 volta Passo della Colla, 4 volte Borgo S.Lorenzo)

RONDININI - la 100 km...  sò che sarà dura, sò che sarà difficile come sempre, sò che avrò male alle gambe e alle caviglie, sò che avrò sonno, sò che mi scoppierà la testa psicologicamente..., ma è la 100 km... che ti è entrata nel sangue, per cui parti ugualmente gassato, carico e con poco allenamento (ho fatto 116 km di allenamenti totali nei 2 mesi precedenti). Dopo 17 volte è incredibile, mi rimangono gli stessi brividi alla partenza, gli stessi brividi agli applausi della gente e ai passaggi nelle cittadine, ma sopratutto il brivido grande, le pelle d'oca e la commozione mi prendono nel rettilineo delle bocche dei canali... e dopo 18 volte, stavolta, è tutto ancora uguale, tutto ancora così emozionante! Dopo l'arrivo ho sempre detto, tutti gli anni: BASTA!! QUESTA E' L'ULTIMA!! Chissà...

Ringrazio tutti voi per i cordiali saluti mentre ad uno ad uno mi avete sorpassato durante la corsa, e ringrazio sopratutto Covizzi Gino per essermi venuto incontro in bici ad Errano, con la pioggia ed avermi accompagnato fino all'arrivo negli ultimi tremendi km.

Sono contento.

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