PIAZZA
- Complimenti
a tutti per l'ottima prova di squadra! Approfitto per
ringraziare dei complimenti (a volte esagerati) e per
incoraggiare chi non è riuscito nell'impresa... forza che
sarà una carica in più per la prossima!
Marco
POGGIOLINI
- Un
fine settimana da incorniciare x voi centokilometristi! Le
vostre gesta hanno rimbombato x tutto lo stivale dalle
ALPI fino ad AVELLINO dove si svolgeva il campionato
italiano di mezza-maratona.
I miei più grandi complimenti vanno al fenomenale Marco
Piazza che dopo la delusione dello scorso anno
si prende una grande rivincita coronando una stagione
strepitosa con un tempo da vero CAMPIONE.
Anche DAVIDE non è stato da meno ! ......continui a
dimostrare che il TRITTICO te lo sei meritato alla GRANDE.
Complimenti anche al VETERANO DEL PASSATORE che completa
il podio tutto ROSSO dei migliori faentini. Non
dimentichiamo i debuttanti. Solo il fatto di avere
concluso la gara è un impresa memorabile !.....' IL PRIMO
PASSATORE NON SI SCORDA MAI' Ma soprattutto
un grazie a tutti voi del gruppo che fate sempre vivere
con emozione questa magnifica ultramaratona.
Massimo
CAROLI
- La
mia pozione magica. Dopo undici 100 km del passatore la n°12
è stata la più bella, (esclusa la prima) non solo
per il personale, ma sopratutto perché non ho mai
sofferto di stomaco (il mio punto debole ) e non mi sono
mai sentito troppo stanco. Me la sono proprio gustata
questa Cento. Memore delle passate edizioni mi sono
imposto di andare piano fino a Borgo S. Lorenzo e di
mangiare (TRE PANINI CON PROSCIUTTO TOSCANO!!!!!) sono
arrivato a Ronta fresco con ancora molte energie, quindi ho attaccato la colla accelerando
sino a Faenza.
Complimenti
ai nostri tre mostri che hanno dipinto il podio
faentino di rosso, ai debuttanti, per chi ha concluso
la Cento e per chi ci ha provato. Il Passatore rimane
comunque una esperienza poco programmabile, sia dal
punto di vista fisico che mentale e per questo rimane una
corsa unica e affascinate.
Stefano
AMBROGI
-
E’
andata anche per me… è stata dura, soprattutto la
seconda metà della gara, un dolore forte al fianco mi ha
fatto fermare un paio di volte. Poi camminando e correndo
sono arrivato in fondo. Devo molto a tutti quelli che mi
hanno seguito e supportato fino a Faenza.
La Cento è stupenda e incredibile, ed indescrivibile quello
che ho provato in tutto, dalla partenza del mattino in treno, all’arrivo a Faenza. Fantastico, veramente duro ma fantastico.
Grandissimo
podio. Siete grandi, complimenti a tutti.
Riccardo
COVIZZI
- Sono
partito che proprio non sapevo che cosa avrei potuto
combinare: la mancata partenza di due anni fa, la
delusione dell'anno scorso quando a Borgo S. Lorenzo mi
ero seduto senza poter ripartire, la preparazione non
completata a causa dell'influenza di un mese fa, il
viaggio disagevole in treno e -dopo il via- la difficoltà
di mandar giù i maccheroni al dente (che sarebbe meglio
chiamare al marmo) della mensa... Avevo
comunque un'idea precisa: arrivare alla fine. Avessi
dovuto impiegarci anche 19h59'59''! Il
clima prometteva bene, ho cercato di mantenere una
andatura non troppo sostenuta e di fermarmi per bene
ai ristori. Mi sono trovato così alla Colla, non troppo
affannato, determinato e fiducioso di poter proseguire,
nonostante i "dolorini" alle gambe ed ai
piedi (ah, è vero... avevo le scarpe nuove di zecca! -
cosa che dicono di non fare, ma che io ho fatto anche
proprio nella mia prima Cento del 2000: MITICA QUELLA!).
Dopo Casaglia mi ha raggiunto mia moglie che mi era venuto incontro in
macchina, al termine del suo turno di lavoro,
per verificare il mio stato di salute.. fisica e mentale
(per quanto possibile, in un padre di famiglia che da qualche anno senza motivo si è messo in queste avventure...).
Tutto
bene trotterellando fino a S. Cassiano. Qui mi sono
seduto, perché mi sentivo un po' stanchino. Ma dopo
cinque minuti ed un tè caldo, confortato da mia moglie,
ho pensato che era proprio giunta l'ora di smettere di
correre, ma di provare a continuare di passo. Dopo un
po' mi sembrava di aver le ali ai piedi, camminavo sì ma
con una falcata ampia, decisa che mi dava anche un
buon sollievo alle gambe. Mi pareva di fare un'escursione,
e la bella notte, il bel cielo, il bel paesaggio, le
lucciole (le ho contate tutte!) e mia moglie che mi camminava
a fianco per alcuni tratti, mi hanno dato nuove sensazioni ed
emozioni.
Il
conforto della compagnia di mia moglie, il senso del relax
delle gambe, hanno reso di nuovo possibile la
realizzazione di quello che fino a quel momento era
solo la volontà di arrivare nella mia Faenza.
E' andata benissimo così. La soddisfazione di tagliare il
traguardo (per la settima volta) è stata grande grande
grande!
Grazie
a mia moglie per la pazienza, grazie a voi che mi
confortate con il vostro entusiasmo. Mi spiace per chi ho
visto in difficoltà (Marzio, Alessandro), complimenti ai
campioni e a Meneghetti, che mi sembra la vera
rivelazione di questa nostra squadra in questa Cento.
Viva
la 100! 100 mila volte.
Gino |